Monday, May 12, 2008
Siedi e pensa
Poi componiamo ciò che abbiamo trovato e utilizziamo i colori, le forme, studiamo le superfici ..ruvide, lisce, immaginiamo nuovi disegni e nuove soluzioni tattili, visive, uditive sprigionando tutte le nostre sensazioni.
Il modello unico..una carota...ah e anche il sacchettino della farmacia..ogni oggetto può stimolare la nostra immaginazione.
Il nostro nuovo tessuto potrà rivestire una sedia, una poltroncina, potrà diventare un pannello, un tappeto..a voi la scelta!
Saturday, May 10, 2008
Sfogliatemi
ma la sfogliatina possiede già una sua texture...la marmellata!!
allora proviamo a ripetere questo opus reticulatum liberando la creatività e vediamo cosa ne esce!
Friday, May 9, 2008
Lemonade
Le immagini raccontano la trasformazione di un semplice oggetto: il limone, che diventa uno spunto per creare il design di un tessuto, intero, tagliato, ritagliato, ripetuto, spostato, colorato, contrastato, esagerato...
Monday, May 5, 2008
Sunday, May 4, 2008
PICASSO

Le immagini incise dell’ultimo periodo di Picasso, non diversamente dai dipinti, seguono un costante andamento di rigenerazione del segno, riconoscibile sempre, icona stessa del fare pittura e metodo creativo.
A novant’anni Picasso continua a creare energicamente dipinti, disegni giubilatori o incisioni dove l’intera iconografia è fatta di autotrionfalismo da "festa spagnola", di autoironia mostrando se stesso come vecchio esuberante, moschettiere dai cappelli con le piume, spettatore e il più delle volte protagonista di intrighi erotici gagliardi che sono evidente testimonianza di una sua incessante energia.
Un giorno, in un atelier, Picasso disegna un toro impeccabilmente classico e somigliante. Dopo ben dieci metamorfosi, del toro resta soltanto una linea. L’incisore che sta guardando racconta: “Quello che non riesco a capire è che lui ha finito dove avrebbe dovuto cominciare”! E invece lui cercava il suo toro. E per giungere al suo toro fatto di una sola linea era passato attraverso tutti quegli altri dieci tori. E vedendo quell’unica linea, non si riesce a immaginare tutto il lavoro che c’è stato. Questo aneddoto illustra in un certo senso tutto l’itinerario artistico di Picasso.
Quando , ormai vecchio , si reca a una mostra di disegni di bambini, esclamò: “ Alla loro età , disegnavo come Raffaello ; mi ci è voluta una vita per imparare a disegnare come loro”.
Monday, April 28, 2008
Tra le principali trasformazioni geometriche del piano si annoverano le isometrie, cioè le particolari trasformazioni geometriche che conservano la distanza tra i punti e nelle quali ogni movimento rigido nel piano o nello spazio non deforma gli oggetti.
Le isometrie del piano si possono classificare in:
- simmetrie centrali
- simmetrie assiali
- simmetrie radiali
- traslazioni.
Una figura geometrica ha centro di simmetria se, dopo averla fatta ruotare di un determinato angolo, si ottiene una forma esattamente sovrapponibile alla precedente.
Sunday, April 27, 2008
Bauhaus polytex
Saturday, April 26, 2008
Bauhaus: Laboratorio di tessitura
di Aurora Fiorentini
Laboratorio di tessitura (1920-1933). Inserito nel programma culturale del Bauhaus a partire dal 1920, sotto la direzione di Georg Muche che lo presiederà fino al '27, viene frequentato inizialmente solo da donne, annoverando anche in seguito poche presenze maschili. Impostato sull'insegnamento delle tecniche di tessitura, di intreccio, di ricamo a mano e a macchina e di sartoria, pur godendo di larga autonomia operativa, stabilisce subito stretti legami con il laboratorio di falegnameria al fine di produrre elementi decorativi coordinati all'arredamento, come tappeti, arazzi, cuscini e stoffe per rivestimenti. Già dal '23 questa sezione produce per la vendita, sperimentando tessuti misti a cellophan, ciniglia, seta artificiale e privilegiando fibre innovative in abbinamento a quelle più tradizionali. Gli stimoli più importanti sul piano delle innovazioni stilistiche, provenivano dalle lezioni dei grandi artisti del Bauhaus. Fondamentale l'influenza di Johannes Itten sulle allieve Otti Berger e Anni Albers che lavoravano sulla base delle forme primarie del cerchio, del quadrato e del triangolo e spesso dei colori puri. Dagli studi del laboratorio di tessitura, la tipologia dell'arazzo uscirà totalmente rivoluzionata: non più il tradizionale sfondo narrativo e figurativo, ma composizioni geometrico-bidimensionali, più in linea con le suggestioni della nuova arte astratta. Del resto anche le lezioni di Paul Klee, di Kandinskij e di Moholy-Nagy favoriscono la progressiva affermazione di queste tendenze con il risultato che tessuti e modelli somiglieranno sempre più a quadri geometrici. Dal '27, Gunta Stolzl assume la direzione della sezione tessile e promuove anche l'apertura di una tintoria interna per stoffe. Nel periodo di Dessau, si procede a dare grande impulso al disegno di tipo industriale al fine di sviluppare così una nuova quanto significativa figura professionale, quella del designer tessile. Dopo le dimissioni della Stolzl avvenuta nel '31, Mies Van der Rohe chiama al coordinamento del laboratorio l'arredatrice berlinese Lilly Reich che si orienterà verso la produzione dei tessuti stampati per moda e arredamento fino alla forzata chiusura del '33.
Friday, April 25, 2008
IL BAUHAUS
di Simona Di Mauro
Nell’aprile del 1919 un volantino di quattro facciate rendeva pubblico il manifesto-programma di una nuova scuola che nasceva dalla fusione dell’Accademia di Belle Arti e la Scuola d'Artigianato artistico di Weimer, sotto la denominazione di Bauhaus statale di Weimer (nome che ricorda la corporazione edile medievale, la Bauhütte e che letteralmente significa 'casa delle costruzioni') .
Il testo, redatto dal direttore appena designato, l’architetto Walter Gropius (1883-1969), conteneva un appello rivolto a tutti gli artisti affinchè si unissero nella realizzazione di una nuova ‘opera d’arte unitaria’, una ‘grande architettura’ capace di riunificare le diverse manifestazioni artistiche e, contemporaneamente, di dare forma ad un’arte, non più relegata nei salotti borghesi o nelle severe sale dei musei, ma popolare e collettiva, in grado di segnare profondamente la quotidianità della vita contemporanea. L’obiettivo, perseguito dal Bauhaus, di creare una nuova opera d’arte collettiva, monumentale, moderna, si rivelerà, come avremo modo di vedere, un’utopia ma stimolerà di fatto una proficua ricerca di interazione fra le diverse discipline artistiche al di là dei loro angusti confini. I maestri e i giovani artisti della scuola, in un rapporto di collaborazione reciproca, si interesseranno, infatti, non solo all’architettura, alla pittura e alla scultura ma anche al teatro e alla fotografia, alla grafica pubblicitaria e alla progettazione di mobili, al disegno di tessuti e alla tipografia. Il primo programma del Bauhaus si prefiggeva di istruire una nuova comunità di ‘artisti-artigiani’ (‘L’arte ha origine al di là di tutti i metodi, essa non è di per sé insegnabile, come lo è invece l’artigianato […]. Una formazione artigiana sistematica sarà considerata premessa ineludibile di ogni attività creativa’) la cui formazione si articolava su tre livelli paralleli: quello dell’apprendistato nel laboratorio artigianale (di pittura murale, tessitura, rilegatura, falegnameria, ceramica e dei metalli), quello dell’insegnamento del disegno e della figura, infine quello dei corsi teorico-scientifici, della storia dell’arte e della scienza dei materiali, dell’anatomia e della fisica. Tale innovativa impostazione didattica mirava ad inserire la produzione artistica nell'economia moderna, superando l’antico antagonismo tra arte e artigianato, arte e tecnica, individualità e produzione industriale.
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